Osso palatino

L’Osso Palatino ha un’anatomia apparentemente semplice, ma quando ci si addentra nella descrizione diventa evidente la complessità delle sue articolazioni.

E’ importante quindi avere un supporto per la comprensione rappresentato da immagini e ricostruzioni 3D.

Questo è utile per capire non solo l’estensione spaziale dell’osso ma anche i suoi rapporti con con le altre ossa e con l’orbita.

Come si articola con il vomere? Cos’è l’apofisi piramidale? Come si forma il forame palatino? Alla fine di questo articolo sarete in grado di rispondere a tali domande.

L’osso palatino in 3D

Per avere una prima idea della sua forma, di seguito sono riportate delle ricostruzioni dell’osso palatino 3D.

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Di seguito invece sono rappresentate entrambe le ossa palatine articolate fra loro.

Infine qui sotto sono riportate delle ricostruzioni del palatino articolato con l’osso mascellare e l’osso sfenoide.

Ovviamente l’osso palatino si articola anche con altre ossa indicate di seguito nella descrizione, tuttavia il rapporto più difficile da capire è quello con le due ossa sopra indicate.

Inoltre l’omissione delle altre ossa permette di mantenere la chiarezza e l’immediatezza di questa ricostruzione.

Anatomia descrittiva e immagini dell’osso palatino

osso palatino
In questa sequenza l’osso palatino viene ruotato di volta in volta di 90°. Le tre proiezioni, da sinistra verso destra, sono rispettivamente visuale posteriore, laterale e mediale.

Ciascun osso palatino è compreso fra l’osso mascellare e il rispettivo processo pterigoideo dello sfenoide.

In questo modo esso concorre a formare:

  • il pavimento e la parete laterale della cavità nasale;
  • il pavimento dell’orbita;
  • il palato duro;
  • la fossa pterigopalatina;
  • la fossa pterigoidea.

Ogni osso palatino infine presenta due lamine e tre processi:

  • lamina orizzontale;
  • e lamina perpendicolare;
  • processo orbitario;
  • processo sfenoidale;
  • e processo piramidale, conosciuto anche come apofisi piramidale.

Ora si scende più nel dettaglio descrivendo le parti elencate.

Lamina orizzontale

La lamina orizzontale del palatino possiede in tutto due superfici e quattro margini.

La superficie nasale (rivolta verso la cavità nasale) è concava in senso trasversale e concorre a formare la porzione posteriore del pavimento della cavità nasale.

palatino
Ossa palatine articolate con le ossa mascellari e i cornetti nasali inferiori. Visuale superiore che mostra la superficie nasale della lamina orizzontale di ciascun osso.

La superficie palatina invece concorre a formare insieme all’omologo controlaterale il quarto posteriore del palato duro.

osso palatin
Ossa palatine articolate con le ossa mascellari. Visuale inferiore che mostra la superficie palatina della lamina orizzontale di ciascun osso.

Il margine posteriore della lamina orizzontale presenta una cresta ricurva, la cresta palatina. Perché è importante ricordarla? Perché su di essa si inserisce il tendine del muscolo tensore del velo palatino.

Inoltre l’estremità mediale del margine posteriore, insieme all’omologa controlaterale forma la spina nasale posteriore, sulla quale si inserisce il muscolo dell’ugola.

Il margine anteriore invece si articola con il margine posteriore del processo palatino dell’osso mascellare.

Per quanto riguarda il margine laterale, esso è in continuità con la lamina perpendicolare ed è attraversato dal solco palatino maggiore.

Infine il margine mediale si solleva e si articola con il controlaterale formando la porzione posteriore della cresta nasale.

Lamina perpendicolare

La lamina perpendicolare possiede due superfici e quattro margini.

Anche se viene chiamata perpendicolare, in realtà non è ortogonale rispetto alla lamina orizzontale. Osservando frontalmente l’osso palatino, infatti, si nota come essa è inclinata medialmente e verso l’alto.

Superficie nasale

La superficie nasale (quindi quella mediale) presenta due creste dirette in senso antero-posteriore:

Tali creste quindi dividono la superficie nasale in 3 aree che concorrono a delimitare lateralmente i meati nasali superiore, medio e inferiore.

osso palatino
Superficie nasale della lamina perpendicolare dell’osso palatino, sono visibili la cresta etmoidale (sopra) e la cresta concale (sotto).
palatine bone
Osso palatino articolato con il mascellare. E’ visibile la superficie nasale della lamina perpendicolare con le de creste.

Superficie mascellare

La superficie mascellare (laterale) invece, si articola con la superficie mediale dell’osso mascellare.

In alto e indietro essa forma la parete mediale della fossa pterigopalatina, anteriormente invece forma la parete mediale del seno mascellare, andando a coprire lo iato mascellare.

E’ bene ricordare che la superficie mascellare è attraversata in senso longitudinale dal solco palatino maggiore, il quale articolandosi con l’osso mascellare viene completato in canale palatino maggiore.

palatine bone
Superficie mascellare della lamina perpendicolare. E’ evidente il solco palatino maggiore diretto dall’alto in basso.
Immagine con riferimenti.

Margini

Per quanto riguarda il margine anteriore della lamina perpendicolare, esso presenta a livello della cresta concale una laminetta triangolare che si articola con il processo mascellare della conca nasale inferiore e forma insieme a questo la parete mediale del seno mascellare.

Il margine posteriore della lamina invece, si articola con la lamina pterigoidea mediale e si continua:

  • inferiormente con il processo piramidale,
  • e superiormente con il processo sfenoidale.

Il margine superiore infine, presenta il processo orbitario anteriormente e il processo sfenoidale posteriormente.

Questi due processi sono separati dall’incisura sfenopalatina, che si converte in foro sfenopalatino dall’articolazione con il corpo dello sfenoide (faccia inferiore del cornetto sfenoidale).

Perché il foro sfenopalatino è importante? Perché collega la fossa pterigopalatina con la parte posteriore del meato nasale superiore e quindi dà passaggio all’arteria sfenopalatina e ai nervi nasali posteriori superiori.

Processo piramidale

Il processo piramidale parte dalla giunzione fra lamina orizzontale e lamina perpendicolare, è diretto indietro e lateralmente e si incunea nell’incisura pterigoidea dello sfenoide.

In tutto tale processo presenta tre superfici.

La superficie posteriore presenta un’area triangolare liscia che completa la fossetta pterigoidea ed è compresa fra due solchi articolari per le lamine pterigoidee.

Considerando la superficie laterale invece, anteriormente si articola con la tuberosità mascellare e posteriormente concorre a formare la parete mediale della fossa infratemporale.

La superficie inferiore, infine, presenta il foro palatino minore, vicino alla giunzione con la lamina orizzontale.

Processo orbitario

Il processo orbitario è diretto in alto e lateralmente, partendo dall’estremità anteriore del margine superiore della lamina perpendicolare.

Questo processo presenta tre superfici articolari e due superfici non articolari (è come se fosse un poliedro a 5 facce). Inoltre ha la particolarità di contenere al suo interno un piccolo seno pneumatico.

Superfici articolari

La prima è la superficie anteriore, che guarda in avanti, in basso e lateralmente, essa si articola con l’osso mascellare.

Segue la superficie posteriore o sfenoidale, che guarda indietro, medialmente e in alto e si articola con il cornetto sfenoidale. Su questa superficie vi è l’apertura del piccolo seno pneumatico del processo orbitario, che quindi comunica con il seno sfenoidale.

Infine c’è la superficie mediale o etmoidale, che guarda anteromedialmente e si articola con il labirinto etmoidale.

Superfici non articolari

Queste ultime sono:

  • la superficie orbitaria, di forma triangolare, che guarda superolateralmente e concorre a formare il pavimento dell’orbita;
  • e la superficie laterale, che guarda in basso e lateralmente e si trova di fronte alla fossa pterigopalatina; è separata dalla superficie orbitaria tramite un margine smusso che concorre a formare la fessura orbitaria inferiore.

Processo sfenoidale

Il processo sfenoidale è una laminetta diretta in alto e medialmente, partendo dal margine superiore della lamina perpendicolare.

Esso presenta 3 superfici e 3 margini:

  • superficie superiore, che si articola con il cornetto sfenoidale e con la base del processo pterigoideo; su questa superficie c’è un solco che concorre a formare il canale palatovaginale (o faringeo);
  • superficie inferomediale che forma una piccola parte del tetto della cavità nasale;
  • e superficie laterale, che si articola con la lamina pterigoidea mediale;
  • poi margine posteriore, che si articola con il processo vaginale del cornetto sfenoidale;
  • margine mediale che si articola con l’ala del vomere;
  • e margine anteriore che delimita l’incisura sfenopalatina.

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