Osso Occipitale: 3D e immagini

Studiare l’osso occipitale può causare dolore alla testa. Ma non per un’esostosi o una frattura dovuta all’impatto con il trattato di anatomia.

Piuttosto perché può essere più complicato di quello che sembra.

All’inizio può sembrare facile da rappresentare: è un osso sporgente che si palpa anche dall’esterno, quindi è semplice capire dove si trova.

Ma non è altrettanto facile intuire i rapporti con le strutture interne e la sua forma complessiva.

Come si chiama quella “pallinasporgente sull’osso? Cos’è la parte basilare?

Niente paura, dopo aver letto questo articolo saprai rispondere a tutte le possibili domande sull’osso occipitale.

Osso Occipitale 3D

Di seguito sono riportate molteplici proiezioni dell’osso occipitale ricostruito in 3D.

Sono molto utili per immaginare spazialmente l’osso.

In questa serie viene effettuata una rotazione in senso antero-posteriore. Sono ben visibili tutte le sporgenze.

In quest’ultima serie è visibile in dettaglio la parte anteriore dell’osso occipitale.

Osso Occipitale: anatomia descrittiva e immagini

Sintesi introduttiva

osso occipitale
Osso occipitale, visuale inferiore

Dunque l’ Osso Occipitale è concavo internamente e forma gran parte della porzione posteriore e della base del cranio.

Presenta in posizione eccentrica il grande foro occipitale e si articola con la vertebra C1 (atlante) mediante l’articolazione occipito-atlantoidea.

L’osso occipitale si compone in tutto di quattro parti:

  • la parte basilare, di forma quadrangolare, anteriormente al grande foro;
  • la parte squamosa, piatta, posteriormente al grande foro;
  • e infine due parti condilari, più larghe posteriormente, lateralmente al grande foro.

Parte squamosa (o squama) dell’osso occipitale

La parte squamosa dell’osso occipitale è grossolanamente piatta, concava internamente e convessa esternamente.

Presenta in tutto 3 angoli, uno superiore e due laterali, e 4 margini:

  • due margini superiori o lambdoidei dentellati, che si articolano con i margini occipitali delle ossa parietali;
  • due margini inferiori o mastoidei, che si articolano con le parti mastoidee delle ossa temporali.
osso occipitale
Osso occipitale, superficie esterna

Superficie esterna

Sulla superficie esterna della squama, a metà tragitto fra angolo superiore e grande foro occipitale è presente la protuberanza occipitale esterna (POE). In pratica è quella sporgenza che sembra una “pallina” quando si palpa l’osso sopra la nuca.

Da tale rilievo, quindi, si dipartono due linee curve che si dirigono lateralmente su entrambi i lati:

  • la linea nucale alta o suprema (superiormente), appena accennata, che dà inserzione all’aponeurosi epicranica e al muscolo occipito-frontale;
  • e la linea nucale superiore (in basso alla prima), che dà inserzione al trapezio, allo sternocleidomastoideo e al muscolo splenio della testa.

Dalla POE discende anche la cresta occipitale esterna diretta verso il grande foro.
Dal punto medio di questa si diparte una linea diretta lateralmente su entrambi i lati, la linea nucale inferiore, che in pratica dà inserzione ai muscoli piccolo retto posteriore e grande retto posteriore della testa.

osso occipitale
Osso occipitale, superficie interna

Superficie interna

Sulla superficie interna della squama, a livello dello stesso punto in cui esternamente si trova la POE, si osserva la protuberanza occipitale interna (POI).

Da quest’ultima si dipartono delle propaggini sagittali e orizzontali (a forma di croce) che quindi dividono la superficie interna in 4 profonde fosse:

  • due fosse superiori di forma triangolare dette fosse cerebrali, che accolgono i lobi occipitali degli emisferi;
  • e due fosse inferiori di forma quadrangolare dette fosse cerebellari, che accolgono gli emisferi del cervelletto.

Le due linee ossee parallele che vanno dalla POI verso l’angolo superiore della squama formano il solco del seno sagittale superiore.
Inoltre sui margini di tale solco si inserisce la parte posteriore della falce cerebrale (un sepimento di dura madre).

La linea che invece scende dalla POI verso il basso è la cresta occipitale interna, sulla quale si inserisce la falce del cervelletto (altro sepimento).

Le linee ossee che procedono lateralmente alla POI formano il solco del seno trasverso.
Sui margini di tale solco si inserisce il tentorio del cervelletto.
In particolare la metà destra del solco è più ampia e confluisce direttamente nel solco del seno sagittale superiore, formando la confluenza dei seni, una depressione a lato della POI.

Parte basilare dell’osso occipitale

La parte basilare è situata anterosuperiormente al grande foro occipitale.

La superficie anteriore è rugosa, come se avesse subito una frattura.

E infatti essa si articola con la superficie posteriore del corpo dello sfenoide per mezzo di una cartilagine di transizione (sincondrosi sfeno-occipitale, che va incontro a fusione completa al 25esimo anno di età).

La superficie inferiore della parte basilare, invece, ha un tubercolo detto tubercolo faringeo, che dà inserzione al rafe faringeo fibroso.

La superficie superiore ha la forma di un solco diretto in avanti e in alto: insieme alla superficie superiore del corpo dello sfenoide forma il clivo sfeno-occipitale.

I margini laterali della parte basilare si articolano infine con le parti petrose delle ossa temporali.

osso occipitale
Osso occipitale, visuale superiore; la parte basilare è articolata con lo sfenoide

Parti laterali o condilari dell’osso occipitale

Le parti condilari fiancheggiano il grande foro occipitale.

Sulla superficie inferiore presentano i condili occipitali, che quindi si articolano con le faccette articolari superiori di C1.

I condili sono ovali e diretti anteromedialmente, le superfici articolari invece sono convesse e rivolte inferolateralmente.

Al di sopra di ciascun condilo si trova il canale dell’ipoglosso o canale condilare anteriore: esso inizia internamente alla parte condilare nella porzione anterolaterale del grande foro e prosegue anterolateralmente.

Attraverso questo canale passano quindi il nervo ipoglosso e il ramo meningeo dell’arteria faringea ascendente (ramo della carotide esterna).

Sulla superficie superiore del condilo, il canale dell’ipoglosso è sovrastato dal tubercolo giugulare.

condili occipitali
Condili occipitali, è indicata la direzione del canale dell’ipoglosso

Dietro ciascun condilo c’è la fossa condilare, la quale si adatta al margine posteriore della faccetta articolare superiore di C1 durante l’iperestensione del cranio. Il pavimento di questa fossa può essere perforato dal canale condilare posteriore (che dà passaggio alla vena sigmoidea emissaria).

Lateralmente alla metà posteriore di ciascun condilo decorre il processo giugulare, che presenta anteriormente l’incisura giugulare: questa partecipa alla formazione del foro giugulare.

Il processo giugulare lateralmente si articola con la superficie giugulare dell’osso temporale.

La superficie superiore della parte condilare presenta un solco curvo che termina nell’incisura giugulare e che accoglie il seno sigmoideo. Il canale condilare posteriore, quando è presente, sbocca nella fossa cranica posteriore medialmente al solco descritto.

osso occipitale
Osso occipitale, tutte le proiezioni

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