Vomere

vomere osso anatomia

Il vomere è un piccolo osso della cavità del naso che rientra fra le ossa dello splancnocranio.

Sebbene possa sembrare di poco conto, in realtà ha l’importante ruolo di formare, insieme all’etmoide, il setto mediano osseo della cavità nasale, dividendo quest’ultima in due fosse quasi simmetriche.

Una deviazione del setto nasale spesso è dovuta ad un’asimmetria del vomere, che quindi causa problemi respiratori e richiede una correzione chirurgica.

Il vomere in 3D

In questa prima serie di scansioni 3D viene mostrato l’osso disarticolato, visto da varie angolazioni.

Di seguito invece vengono mostrate le articolazioni che l’osso (in blu scuro) contrae in tre dimensioni.

Etimologia

Il termine vomere deriva dal latino vomer, che indica quella parte dell’aratro costituita da una lama di ferro verticale deputata al taglio orizzontale del suolo, detta appunto vomere in italiano.

Dato che l’osso ha pressoché la stessa forma dell’attrezzo e sembra quasi sollevare ai lati le creste ossee nasali delle ossa mascellari e palatine, proprio come farebbe il vomere dell’aratro con la terra, la scelta di questo nome per tale osso da parte degli anatomisti del ‘700 è stata quasi obbligata.

Anatomia del vomere

Il vomere è un osso impari piatto, sottile e di forma trapezoidale, che giace sul piano sagittale mediano.

Esso forma la parte posteroinferiore del setto nasale. Esso è più ampio alla base (posteriore) e si assottiglia verso l’apice (antero-inferiore).

In totale presenta due superfici e quattro margini. Entrambe le superfici sono segnate da solchi per vasi e nervi. Un solco prominente per i vasi e il nervo nasopalatini giace obliquamente in senso anteroinferiore.

Margini

Il margine superiore del vomere è quello più spesso e possiede una profonda scanalatura compresa fra due ali che si proiettano lateralmente. Tale fenditura accoglie il rostro della superficie inferiore del corpo dello sfenoide.

L’articolazione fra il rostro sfenoidale e il solco fra le ali vomerine è un tipo di sutura specializzata detta schindilesi: essa si forma ogniqualvolta una cresta ossea si incastra in un’apposita fessura. A rafforzare l’articolazione concorrono anche i ponti di fibre collagene tipici delle suture.

Le due ali del vomere si articolano contemporaneamente con:

  • i cornetti ( o conche) sfenoidali;
  • i processi vaginali delle lamine pterigoidee mediali dello sfenoide;
  • e i processi sfenoidali delle ossa palatine.

Quindi ciascuna ala giace fra il corpo dello sfenoide e il processo vaginale omolaterale e con la sua superficie inferiore concorre a formare il canale vomerovaginale.

Il margine inferiore del vomere, invece, si articola con le creste nasali mediane delle ossa mascellari e palatine.

Il margine anteriore è il più lungo. La sua metà superiore si articola con la lamina perpendicolare dell’etmoide. La metà inferiore invece è foggiata per ricevere il margine inferiore della cartilagine nasale settale.

Infine il margine posteriore è concavo, spesso superiormente e sottile inferiormente. La sua funzione consiste nel separare le due aperture nasali posteriori (coane).

L’estremità anteriore del vomere si articola con la cresta incisiva del mascellare e discende fra i due canali incisivi.

vomer

L’incapacità di identificare il vomere durante l’ecografia prenatale del primo trimestre o dell’inizio del secondo trimestre è stata suggerita come marker di trisomia 13 o 21.

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