Osso Frontale: anatomia 3D e immagini

Studiare l’anatomia dell’osso frontale è apparentemente semplice. D’altronde non è altro che quell’osso pronunciato che ci forma la fronte, e quindi la sua posizione è di facile comprensione.

Tuttavia il suo studio in anatomia richiede più dettagli di quelli che immaginiamo superficialmente.

Per esempio bisogna sapere cos’è la glabella, quella sporgenza centrale subito sopra la radice del naso.
Bisogna conoscere anche la parte interna, che non può essere descritta solo come una semplice depressione.

Man mano che si aggiungono dettagli, la cosa diventa più complessa e per questo potrebbe essere utile avere non solo delle immagini bidimensionali, ma anche una visione dell’osso frontale in 3D.

Se stavi cercando proprio questo sei nel posto giusto! Buona lettura.

Osso Frontale 3D

Ecco una prima serie di proiezioni 3D dell’osso frontale, permettono subito di avere un’idea del suo sviluppo spaziale.

In quest’altra serie invece viene esplorato meglio quello che c’è sotto la famosa glabella.

Osso Frontale: anatomia descrittiva e immagini

Ora si comincia con la descrizione anatomica completa dell’osso, ma niente paura, perché ogni dettaglio si può sempre riscontrare nelle immagini.

Sintesi introduttiva

L’osso frontale forma la fronte e contiene all’interno due cavità pneumatiche, i seni frontali.
Si compone di tre parti:

  • la parte squamosa;
  • la parte nasale;
  • e infine due parti orbitarie.
osso frontale
Osso frontale, visuale anteriore
osso frontale visuale inferiore
Osso frontale, visuale inferiore

Parte Squamosa

La parte squamosa forma quindi la porzione principale dell’osso frontale ed è concava internamente.

Superficie esterna

Per quanto riguarda la superficie esterna, essa presenta due tuberosità o bozze frontali, ciascuna a 3 cm sopra il punto medio dei margini sopraorbitari. Le bozze sono più pronunciate nei crani dei giovani e nei crani delle donne.

Le arcate sopracciliari invece sono curvilinee e unite medialmente e inferiormente dall’eminenza mediana detta glabella. Le arcate sono più prominenti nel sesso maschile e la prominenza può dipendere o meno dai seni frontali.

I margini sopraorbitari in pratica formano i bordi superiori delle cavità orbitarie e alla giunzione fra i 2/3 laterali e il 1/3 mediale presentano l’incisura sopraorbitaria, che dà passaggio ai vasi e ai nervi sopraorbitari.

Inoltre lateralmente ciascun margine sopraorbitario termina con il robusto processo zigomatico (che si articola con l’osso zigomatico).

Dal processo zigomatico in particolare origina una linea curva diretta indietro e superiormente, che si divide nelle linee temporali superiore e inferiore; l’area sottostante a queste, quindi, è la superficie temporale dell’osso frontale e forma la parte anteriore della fossa temporale.

Il margine posteriore o parietale della parte squamosa è dentellato e si articola con le ossa parietali indietro e superiormente, mentre ai lati e in basso si articola con le grandi ali dello sfenoide.

Superficie interna

Per quanto riguarda la superficie interna, questa è concava e nella parte mediana superiore presenta la continuazione del solco del seno sagittale superiore, i cui margini convergono verso il basso nella cresta frontale. Inoltre quest’ultima termina in basso con un’incisura completata dalla crista galli dell’osso etmoide per formare il forame cieco.

Sui margini del solco sagittale e sulla cresta frontale si inserisce la parte anteriore della falce cerebrale (sepimento di dura madre).

Sulla superficie interna sono visibili anche le eminenze mammillari, dei rilievi lasciati dall’impronta dei lobi frontali dell’encefalo.

osso frontale posteriore
Osso frontale, visuale posteriore

Parte nasale

La parte nasale è compresa fra i margini sopraorbitari e presenta anche un’incisura nasale che si articola inferiormente con le ossa nasali e lateralmente con i processi frontali delle ossa mascellari e con le ossa lacrimali.

osso frontale inferiore
Osso frontale, visuale inferiore

Posteriormente all’incisura, invece, la parte nasale sporge davanti e in basso e sostiene il ponte nasale (dorso del naso formato dalle ossa nasali).

Inferiormente è presente una sporgenza, la spina nasale, che si articola anteriormente con la cresta delle ossa nasali e posteriormente invece con la lamina perpendicolare dell’osso etmoide.

Lateralmente alla spina nasale, su ciascun lato, si trovano anche le aperture dei seni frontali, che permettono a ciascun seno di comunicare con il meato medio della cavità nasale corrispondente, mediante il canale frontonasale o nasofrontale.

I seni frontali altro non sono che due cavità pneumatiche irregolari che si portano in alto e posterolateralmente fra i tavolati della parte squamosa dell’osso frontale e sono separati da un sottile setto osseo.

Parti orbitarie

Ciascuna parte orbitaria consiste di una lamina di osso compatto curva, sottile e spesso traslucida, detta lamina orbitaria.

Le lamine orbitarie dunque formano i tetti delle cavità orbitarie, sono di forma triangolare e sono separate dall’incisura etmoidale che accoglie la lamina cribrosa dell’osso etmoide.

incisura etmoidale dettaglio
Incisura etmoidale, dettaglio

L’incisura etmoidale è di forma quadrangolare; sui margini laterali presenta le impronte delle celle etmoidali (l’osso frontale completa parte del labirinto dell’etmoide, formato da una serie di concamerazioni pneumatiche dette celle).

Lungo ciascun margine laterale è possibile anche individuare due solchi trasversi che articolandosi con l’osso etmoide diventano dei canali:

  • canale etmoidale anteriore (pari);
  • canale etmoidale posteriore (pari).

Essi si aprono nella parete mediale dell’orbita e quindi danno passaggio ai vasi e ai nervi etmoidali anteriori e posteriori.

La superficie esterna o orbitaria della lamina presenta anterolateralmente la fossetta lacrimale che quindi accoglie la ghiandola lacrimale.

Dietro l’estremità mediale del margine sopraorbitario c’è la fossa trocleare che dà inserzione alla troclea fibrocartilaginea (attraverso la troclea passa il tendine del muscolo obliquo superiore dell’occhio).

La superficie interna o intracranica presenta i solchi per i vasi meningei anteriori e anche le impronte delle circonvoluzioni cerebrali.

Il margine posteriore della lamina orbitaria, infine, è il margine sfenoidale, dentellato, che si articola con la piccola ala dello sfenoide.

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